Il Festival internazionale dell’Educazione nasce dall’iniziativa di alcune realtà presenti sul territorio bresciano (Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Brescia Musei, Fondazione ASM, Editrice La Scuola, Editrice Morcelliana, InnexHub, Fondazione AIB) che hanno condiviso la necessità di rilanciare l’educazione come elemento fondamentale per guidare i profondi cambiamenti che qualificano il contesto sociale in cui viviamo e si colloca nella cornice delle iniziative di Bergamo-Brescia 2023 Capitale italiana della cultura.

La candidatura delle due città a Capitale Italiana della Cultura per il 2023 nasce nel momento più difficile della pandemia, quando Brescia e Bergamo si sono trovate a dover affrontare una situazione drammatica. Nel momento più buio si è pensato di dare luce al cammino di queste due città investendo sul futuro e compiendo un atto di fiducia sulla loro capacità di trasformazione e di rinascita. In questo contesto anche l’educazione può e deve giocare un ruolo importante. Dal buio del Covid è nata la proposta de “La città illuminata” e tra le luci che illuminano lo sviluppo di queste città c’è anche la luce dell’educazione: un’educazione che apre la mente, sviluppa il pensiero critico, favorisce l’incontro con l’altro, getta le basi per costruire insieme il futuro.

UN FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Il Festival Internazionale dell’Educazione ha le sue radici nella solida tradizione educativa bresciana ma ha un respiro nazionale e internazionale. Riteniamo che le esperienze specifiche, maturate nel territorio abbiano le caratteristiche per mettersi in dialogo con le migliori esperienze nazionali ed internazionali. Brescia ha le caratteristiche per essere a tutti gli effetti una realtà Glocale, punto di incontro e di dialogo tra istanze locali e prospettive globali. Il Festival vuole essere l’occasione perché questo incontro sia possibile e possa dar vita ad un dialogo fecondo.

Ospiti nazionali e internazionali ci offriranno, con i loro contributi, nuovi sguardi sull’educazione e alimenteranno il dibattito e il confronto. Molte e diverse sono le opportunità di incontro in un ricco palinsesto che presenta opportunità per adulti e bambini, per studenti ed insegnanti, per educatori e genitori, per imprenditori e per lavoratori, per amministratori e per cittadini e per tutti coloro che hanno la costruzione di una comunità educante.

Le giornate dal 4 all’8 ottobre saranno animate da laboratori per bambini e genitori, da incontri di formazione per gli studenti delle scuole secondaria, da attività rivolte al mondo dell’impresa e alla formazione degli adulti, da iniziative per gli studenti universitari, da incontri di formazione per gli insegnanti e per gli educatori, da spettacoli teatrali e mostre.

Le date ruotano attorno alla giornata mondiale dell’insegnante che si celebra il 5 ottobre da trent’anni per iniziativa dell’UNESCO che ha voluto in questo modo commemorare la sottoscrizione delle Raccomandazioni sullo Status dell’Insegnante avvenuta a Parigi il 5 ottobre 1994. La giornata vuole essere l’occasione per ricordare il valore dell’insegnante e la sua importante funzione educativa.

Il Festival Internazionale dell’Educazione intende così riconoscere l’importanza degli insegnanti e, per estensione, di tutti coloro che hanno responsabilità educative per la costruzione della società di domani e ribadire la necessità che il loro impegno educativo sia accompagnato da comunità educative in cui ciascuno si senta accolto e possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e in cui tutti sentano di partecipare ad una impresa comune.

BRESCIA CITTÀ DELL’EDUCAZIONE

L’impegno nell’ambito dell’educazione, dell’istruzione e della solidarietà è un aspetto peculiare, un segno distintivo che qualifica la società bresciana. A partire dalle iniziative di privati cittadini sensibili alle questioni educative, si sono sviluppate esperienze di rilevanza nazionale che hanno fatto di Brescia un sicuro punto di riferimento in ambito educativo. Fattori di natura sociale, politica, e religiosa hanno dato impulso a specifiche esperienze educative che hanno animato il territorio bresciano sino ai nostri giorni, facendo tesoro delle iniziative del passato e rispondendo efficacemente ai bisogni contemporanei.

Nel corso dei secoli esponenti del mondo religioso, sacerdoti, liberi cittadini, filantropi hanno dato vita ad esperienze significative che hanno segnato la storia bresciana e hanno creato le premesse per lo sviluppo di una particolare sensibilità pedagogica. Basti qui ricordare l’opera di Giacinto Mompiani, Lodovico Pavoni, Bartolomea Capitanio, Vincenza Gerosa, Maria Crocifissa di Rosa, Annunciata Cocchetti, Marina Marini, Giovanni Piamarta, Giovanni Battista Zuaboni, l’oratorio dei Padri Filippini denominato la “Pace”, Giuseppe Tovini, Vittorino Chizzolini e molti altri protagonisti di opere educative e di solidarietà.

Nell’ambito dell’educazione infantile ricordiamo l’esperienza emblematica e di rilevanza nazionale di Pietro Pasquali e di Rosa e Carolina Agazzi. Le sorelle Agazzi svilupparono presso l’asilo rurale di Mompiano un metodo del tutto originale che raccogliendo le indicazioni della migliore pedagogia dell’infanzia promuoveva un clima naturale e familiare adatto all’educazione dell’infanzia.

In questo panorama fecondo non possiamo dimenticare il ruolo fondamentale delle case editrici La Scuola, fondata nel 1904, e delle riviste che hanno formato generazioni di insegnanti e continuano ad essere un punto di riferimento fondamentale per il mondo della scuola e la casa editrice Morcelliana con la pubblicazione di saggi di fondamentale importanza in ambito pedagogico ed educativo. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento sarà Vittorino Chizzolini, instancabile animatore dell’attività dell’Editrice La Scuola, con il sostegno di Paolo VI, a tessere il progetto per l’istituzione di una sezione bresciana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che porterà all’avvio delle attività della Facoltà di Magistero, nel 1965, segnando una ulteriore tappa nel percorso che fa di Brescia, un sicuro punto di riferimento nell’ambito della ricerca educativa, della formazione degli insegnanti e degli educatori.

Anche oggi la vocazione pedagogica della città si esprime con innumerevoli iniziative di formazione, con la realizzazione di servizi educativi di qualità, con la presenza di una rete integrata di scuole di ogni ordine e grado, con esperienze di formazione rivolte agli adulti in vari contesti, con la presenza di due Università (l’Università di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore), con attività culturali di rilievo, con la presenza significativa del mondo cooperativo e del volontariato, tutti elementi che fanno di Brescia un interessante laboratorio educativo.

Per info e prenotazioni: info@festivaleducazionebrescia.it