Festival Educazione Brescia - Mostre

MOSTRE

DAL 3 OTTOBRE 2025 AL 15 FEBBRAIO 2026

Mondi, viaggi, storie... e poi c'è Jacovitti!

Le illustrazioni dall'archivio di Editrice La Scuola

"La mostra Mondi, viaggi, storie… e poi c’è Jacovitti! presenta, per la prima volta al grande pubblico, una parte del ricchissimo patrimonio illustrativo dell’archivio storico dei bozzetti di Editrice La Scuola, realtà bresciana che opera dal 1904 nel settore educativo in Italia, producendo testi scolastici e strumenti didattici che hanno accompagnato generazioni di insegnanti, studentesse e studenti di ogni grado scolastico.

L’esposizione, promossa da Fondazione Brescia Musei e da Editrice La Scuola e curata da Michela Valotti con la collaborazione di Anna Piergentili, offre attraverso un’accurata scelta di oltre 70 tavole uno spaccato dell’immaginario iconografico proposto alle giovani generazioni che si formarono in Italia negli anni del dopoguerra e del boom economico, alle soglie della più stretta contemporaneità.

La rassegna, divisa in 4 sezioni tematiche, consente di apprezzare opere di autori quali Benito Jacovitti, Bruno Munari, Ugo Fontana, Francesco Carlo Salodini, Marina Battigelli, Gianmaria Ciferri, Gianbattista Bertelli, Piero Cozzaglio, Nevio Zeccara, Gianni De Luca e Pio Pullini.

La mostra propone al pubblico uno straordinario viaggio nella creatività italiana: una carta d’identità del talento illustrativo della tradizione italiana che insieme alla belga e alla argentina ha fatto la storia della nona arte."

In collaborazione con: Editrice La Scuola e Festival Internazionale dell’Educazione

La mostra sarà visitabile gratuitamente per tutta la durata del Festival.
Domenica 5 ottobre saranno organizzate visite guidate in mostra con le curatrici alle ore 11.30 e 17.00. Prenota la visita

Orari di apertura:
10.00 - 18.00 dal martedì alla domenica

DAL 4 OTTOBRE 2025 AL 25 OTTOBRE

Tutta mia la città

Disegni dell'archivio storico PInAC

“Papà, - dissero i bambini - le mucche sono come i tram?
Fanno le fermate? Dov’è il capolinea delle mucche?”
(Italo Calvino, Marcovaldo, Einaudi, 1963)

In occasione del Festival Internazionale dell’Educazione di Brescia 2025, la Fondazione PInAC, in collaborazione con il Comune di Brescia, presenta la mostra Tutta mia la città. Disegni dall’archivio storico di PinAC: un’esperienza educativa e culturale, capace di intrecciare arte, infanzia e cittadinanza attiva. La mostra è ospitata presso la Biblioteca-Istituto-Museo Pasquali-Agazzi di Brescia.

La curiosità e lo sguardo ingenuo ma acuto dei bambini ci ricordano che la città non è soltanto un insieme di edifici e infrastrutture, ma un luogo di esperienze, domande e possibilità: un organismo vivo, capace di accogliere, trasformare e farsi plasmare da chi la abita. Osservarla attraverso gli occhi dei più piccoli significa accedere a una prospettiva unica, capace di coniugare esperienza concreta, percezione sensoriale e immaginazione simbolica. Nei disegni conservati nell’archivio storico PInAC - più di ottomila opere raccolte da ogni parte del mondo - la città si rivela non solo come spazio fisico, ma come tessuto di relazioni, emozioni e pratiche culturali.

La mostra si articola in quattro sezioni - luoghi vissuti, comunità in relazione, territori da curare, spazi immaginati - componendo un percorso che invita a riflettere sul ruolo dei bambini come osservatori sensibili e co-creatori dello spazio urbano. Una città che sa accogliere lo sguardo dei più piccoli è una città più abitabile e generativa. Forse il suo futuro dipende anche dalla capacità di ascoltare il passo leggero e lo sguardo immaginifico dei bambini.


Inaugurazione Sabato 04 Ottobre 2025 alle ore 11.
Alle ore 9.45 Atelier per famiglie con bambini dai 3-5 anni a cura di MuPAinGioco.
Iscrizione obbligatoria scrivendo a istitutopasqualiagazzi@comune.brescia.it

In collaborazione con: Comune di Brescia

Ingresso libero senza prenotazione

Orari di apertura:
9.00 - 12.30 | 14.00 - 16.00 il lunedì, martedì e giovedì
10.00 - 12.30 | 14.00 - 17.15 il mercoledì
10.00 - 12.30 | 14.00 - 18.00 il venerdì
10.00 - 12.00 il sabato

DAL 2 OTTOBRE 2025 AL 25 OTTOBRE

Skinn

Camminando sulla pelle della città

Laboratorio di fotografia terapeutica

La città è un corpo.
Il suo asfalto è pelle ruvida, attraversata da cicatrici e memorie.
Ogni foro nel muro, ogni scheggiatura sul marciapiede, ogni ruggine sui cartelli; è traccia di qualcosa accaduto. Qualcosa che ha lasciato un segno.

Noi abbiamo camminato.
Con la macchina fotografica tra le mani come fosse uno specchio.
Abbiamo guardato — più che visto — e toccato con gli occhi le ferite e i segni che il tempo ha inciso sul paesaggio urbano.

Abbiamo scoperto che esiste un tatto dello sguardo, che tiene memoria come fa la pelle, che trasforma un dettaglio in racconto.
E così, nell’asfalto, nei muri, nei margini, abbiamo riconosciuto qualcosa di nostro.
Un "dentro" che si è riflesso nel "fuori".

Le nostre fotografie sono segni-soglia. Oggetti densi, porosi, affettivi. Non solo immagini, ma passaggi. Tra noi e il mondo. Tra la sofferenza e la cura. Tra il prima e l’adesso.

SKINN è la traccia che resta, Lo sguardo che è tornato e che forse un giorno, altri leggeranno con tatto.

In collaborazione con: Fondo Il sasso nello stagno - Fondazione SIPEC

Ingresso libero senza prenotazione

Orari di apertura:
8.30 - 20.00 dal lunedi al venerdì

DAL 2 OTTOBRE 2025 AL 25 OTTOBRE

La scuola di Mario Lodi

Attraverso gesti, sorrisi, emozioni e azioni si entra nella vita di una piccola comunità di bambini e di bambine che, insieme al loro maestro, scoprono il mondo e la società.

La mostra racconta l’esperienza educativa del maestro Mario Lodi e dei suoi ragazzi avvenuta nelle scuole elementari di San Giovanni in Croce e del Vho di Piadena dal 1945 al 1978.
È un documento che ha valenza divulgativa per tutti i cittadini, insegnanti, educatori, operatori, genitori, e per chi si occupa di infanzia. Per le scuole, università, comuni, biblioteche, associazioni e per chiunque voglia conoscere o trovare spunti di approfondimento del pensiero di Mario Lodi la cui opera ha segnato la storia intellettuale del nostro Paese.

Le foto raccontano i luoghi, i volti, l'ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento. Un percorso visivo che racconta l'attualità didattica attiva e la visione di una scuola basata su valori positivi come la solidarietà, la cooperazione, la collaborazione, in cui ciascun bambino possa sviluppare le proprie attitudini e intelligenze, le proprie capacità espressive, creative e logiche.
Una mostra grazie alla quale ritroviamo la forza dell'eredità culturale e pedagogica di un maestro e il messaggio di stimolo e speranza per chi vuole continuare a percorrere il cammino tracciato.

Le parole che accompagnano le fotografie della mostra sono sempre parole di Mario Lodi e dei suoi alunni e danno voce e risalto a una straordinaria quotidianità di pratica educativa. A partire dalle varie tecniche ispirate al metodo Celestine Freinet, si delinea man mano il progetto di una scuola rispettosa della cultura del bambino, una scuola creativa e scientifica in cui i bambini possono sperimentare la democrazia imparando a vivere ogni giorno da cittadini liberi e responsabili.
Tutti i testi sono tratti fedelmente da interviste, articoli, film, giornalini scolastici, relazioni di lavoro, lettere private e dai seguenti libri:
Il paese sbagliato, C'è speranza se questo accade al Vho, Insieme: giornale di una quinta elementare, Il mondo, Guida al mestiere di maestro, L'arte del bambino.
Tramite qr code si possono visionare brevi filmati utili ad approfondire la lettura della mostra.

I curatori
La mostra è stata ideata da un gruppo di lavoro della Casa delle Arti e del Gioco - Mario Lodi coordinato da Cosetta Lodi. Il gruppo è composto da Barbara Bertoletti, Enrico Platè, Fiorella Ferrazza, Rossella Lodi con la supervisione pedagogica e scientifica di Francesco Tonucci, ricercatore dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, amico e collaboratore di Mario Lodi.
Il fotografo Luigi Briselli ha realizzato il fotoritocco delle immagini utilizzate. Le fotografie provengono dagli archivi Lodi e Tonucci. La grafica è di orecchio acerbo. La produzione della mostra è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Miryam e Pierluigi Vacchelli di Piadena, della Fondazione Cariplo, della Fondazione Banca Popolare di Cremona e della Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona.

In collaborazione con: Casa delle Arti e del Gioco - Mario Lodi.

Ingresso libero senza prenotazione

Orari di apertura:
8.30 - 20.00 dal lunedi al venerdì
8.30 - 18.30 sabato